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Domenica 7 luglio
I Lapponi vivono ne loro boschi tutto l'anno divisi da ogni altro popolo,
soggetti a nessun governo, senza prender il costume di alcuno, senza mischiarsi
con altri, hanno una statura, una figura e delle maniere diverse, non
hanno ne religione, ne culto, ne preti che loro predichi l'obedienza e
le virtù teologali, eppure non hanno nessuna delle qualità
de' selvaggi. La ragione si è che non hanno nessuno de' loro bisogni.
L'Uomo senza bisogni, è senza causa motrice, e senza principio
di azione e giace inerte ed è un vil giumento neghitoso e poltrone.
In questa sol causa o ragione consiste il carattere de' Lapponi. Pastori
l'estate ed oziosi l'inverno trovano negli animali che pascolano onde
sodisfar senza pena a tutti i loro bisogni. I Rangiferi lor forniscono
il latte onde far il burro ed il formagio, e da bere, colla pelle se ne
fanno le vesti, e si coprono. Le tende loro sono di pelli di Rangif.[ero],
i loro letti di pelle di Rang.[ifero], i guanti, le scarpe, le beretta,
i calzoni, l'abito della stessa pelle. Camicie non ne portano, tela non
ne abbisognano, colle pelli di Rangif[ero] compran la pentola ed un coltello
e del filo onde cucire e far delle reti; a pascolar de' rangiferi non
vi vuol ne agilità ne talento, e se l'annata abbonda come quest'anno
di Lupi li lascian mangiare. Se alcuni l'estate vanno alla pesca, questi
laghi abbondan talmente di pesci che non hanno che a metter le reti la
sera e levarle la mattina per trovarvi il bisogno. E' cosí che
pescano i Lapponi, le loro reti sono a maglia, e non vanno già
alla pesca in più d'uno come i finesi colle lunghe reti lasciandole
e raccogliendole più volte in un lago ampio e faticoso, ma non
fanno che stenderle semplicemente e ne fanno tutta la pesca necessaria.
Il viaggio in Lapponia 1799, pag. 68
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