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Un viaggiatore mantovano in Lapponia
iuseppe
Acerbi nacque il 3 maggio 1773 a Castel Goffredo (Mantova). Della sua
educazione si occuparono dapprima i genitori e in seguito un precettore.
Lo studio delle lingue fu per Acerbi molto importante e, oltre che dell'italiano,
Acerbi aveva una buona padronanza del francese, tedesco e inglese. Per
un uomo colto del 1700 la conoscenza del latino e delle letterature classiche
era fondamentale, ma oltre agli studi umanistici, nell'istruzione di Acerbi
ebbero un ruolo importante anche le scienze naturali.
A Giuseppe Acerbi, uomo versatile e pieno di talento, la famiglia offrì
delle buone premesse per la vita futura. Studiò all'Università
di Padova, dove a 21 anni conseguì la laurea in giurisprudenza.
Acerbi era senza dubbio un uomo colto e dotato di talento. Una buona
istruzione, una buona cultura generale, anche se a volte superficiale,
e un'eccellente conoscenza delle lingue straniere gli furono di grande
aiuto. Egli era dotato anche per la musica, la letteratura e l'arte. Giuseppe
Acerbi è figlio del suo tempo: un uomo di cultura che incarna gli
ideali dell'epoca.
Il diario
Nel 1700 la geografia era diventata una "scienza alla moda"
e la letteratura di viaggio aveva assunto un ruolo importante nella vita
culturale. Probabilmente Acerbi aveva già in mente di scrivere
un libro di viaggio quando partì per la sua lunga spedizione ai
confini dell'Europa alla volta di Capo Nord. Durante il viaggio Acerbi
tenne un diario. La sua era l'epoca d'oro per diari, lettere e memorie
e il diario della spedizione in Lapponia, conservato nella Biblioteca
Comunale di Mantova, ci dà la possibilità di seguire il
procedere del viaggio giorno per giorno, fino al punto più settentrionale
d'Europa. In esso troviamo osservazioni sulla flora, la fauna e i minerali,
oltre a disegni di interesse scientifico e etnologico delle curiosità
locali. Il viaggio in Lapponia fu definito da Acerbi una spedizione scientifica
ma, con il procedere verso nord, esso si trasformò in una ambiziosa
impresa di resistenza fisica.
I compagni di viaggio
Compagno di viaggio di Acerbi era Bernardo Bellotti, figlio di un banchiere
bresciano. In seguito, alla spedizione si unirono altre persone: a Stoccolma
lo svedese A. F. Skjöldebrand, a Oulu il farmacista Johan Julin,
in qualità di botanico e meteorologo, e il medico Henric Deutsch,
esperto di entomologia. Infine a Kemi si unì ai viaggiatori il
parroco Matthias Castrén, un'autorità nel campo della botanica,
il quale li accompagnò fino a Ylitornio.
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